Uno dei romanzi più famosi di tutti i tempi Don Chisciotte va in scena venerdì 4 febbraio, alle 21 al Teatro degli Illuminati di Città di Castello con due protagonisti d'eccezione, Roberto Herlitzka e Lello Arena, diretti da Nadia Baldi.
Nella versione scenica di Ruggero Cappuccio, Don Chisciotte è Michele Cervante, un uomo appassionato di letteratura epica che vive in una profonda solitudine. Emarginato da una società che lo respinge quotidianamente, perde contatto con il mondo reale, attivando una crescente energia visionaria che lo porterà a dialogare con i fantasmi della classicità.
L’apparizione di un singolare personaggio che Don Chisciotte trasforma nel suo Salvo Panza innesca il tentativo di riportarlo entro i confini di una ritualità sociale cosiddetta normale. Il protagonista, posseduto dall’anima immortale dell’hidalgo de la Mancha, continua, però, ad alterare la relazione tra passato e presente, inseguendo una visione disperata e poetica dell’esistenza. Il fragilissimo eroe cerca un’ipotetica Dulcinea, che nel suo desiderio si configura come definitivo incontro di salvezza e di pace.
Il testo di Ruggero Cappuccio si concentra sul conflitto tra modernità efferata e umanità poetica, sulla solitudine, l’illusione, l’alienazione nel lirismo di una realtà che non è più o che non è mai stata, ma vive fresca nella memoria come ricordo presente.
La regia di Nadia Baldi si attesta su confini immutabili, ma non per questo facilmente rintracciabili, quelli che da millenni vivono invariati nel cuore degli uomini. La messinscena utilizza una delicata indagine interiore a specchio per svelare il rapporto tra dolore e bellezza.